Giuseppe Brogna in radio con il primo singolo Ricordi

Giuseppe Brogna debutta con il singolo “Ricordi” (Etichetta 100B Records), un viaggio nella memoria, una somma di impressioni, di immagini con cui ognuno di noi deve fare i conti: un amore passato, un’amicizia svanita, momenti da ricordare per sempre oppure da dimenticare, in ogni caso i ricordi sono sempre lì, nella nostra mente e ci accompagnano nel bene e nel male. Sono sfuggevoli, ma terribilmente concreti. Una realtà invisibile con cui siamo costretti a confrontarci.

Il videoclip racconta questo viaggio all’interno dei luoghi della mente, fatti di luci soffuse e di oggetti dimenticati; di volti e persone che appaiono e scompaiono lanciando segnali di presenza. Un percorso guidato per suggestioni, una sorta di psicanalisi per immagini attraverso i cortocircuiti del pensiero, che esplodono nella parte finale attraverso una somma incontrollata di ricordi, che quasi in modo violento, prendono il sopravvento sulla realtà.

L’arrangiamento curato da Nicola Bavaro si affida al minimalismo di synth dai suoni dilatati e da una sessione ritmica guidata da basso elettrico (Diego Quarantotto), drum machine e chitarra acustica (Massimiliano Scarcia) che tracciano un percorso lineare sopra il quale si poggiano una fitta melodia vocale e un testo che lavora essenzialmente su immagini e metafore legate al mondo della memoria. Il tutto porta alla parte finale del brano (Ricordi vanno giù per la strada/ Si incontreranno comunque vada/ E sarà meglio tenerne conto/ Sei tu il bersaglio a cui vanno incontro) dove sia gli strumenti, sia la voce si liberano definitivamente nel crescendo che conclude la canzone.

“Ricordi” è estratto da un EP composto da sette tracce che raccontano la nostalgia non come elemento negativo, ma come forza motrice del presente. Nei testi c’è un forte richiamo all’importanza del passato e della memoria (Ricordi, Con me) e a esperienze pregresse che servono da materiale per costruire il presente (Cosa manca). Ci sono momenti di riflessione verso il futuro (Sabbia cielo e mare), ma anche voglia di vivere appieno il presente. Un presente che non è vissuto passivamente, ma viene preso di petto e affrontato (La volontà fa miracoli, Foglia).

C’è anche spazio per un tributo a Nino Buonocore con una cover del suo celebre brano “Rosanna” del 1987.

La produzione si caratterizza per l’utilizzo di synth e drum machine che si mischiano alle chitarra acustiche ed elettriche, creando un ponte tra la tipica canzone pop-folk e le moderne tendenze elettroniche. Un viaggio nelle varie sensazioni temporali di passato, presente e futuro con la lente d’ingrandimento di una malinconia positiva e costruttiva.

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