Un disco in movimento contaminato dal folk, dall’elettro-pop di matrice Nord Europea e dall’indie-pop italiano.
«Otto tracce prodotte insieme a Livio Boccioni che conducono ad un viaggio dentro il cuore dell’essere umano, alla ricerca di se stessi e degli altri, senza alcuna certezza di poter tornare con delle risposte». COMELINCHIOSTRO |
Il progetto musicale nasce e si sviluppa insieme al progetto grafico tanto che le due cose si influenzano a vicenda. Da una parte il disegno a carboncino (che nel disco si materializza col suono del violoncello e della tromba) è incisivo e lascia quasi l’impressione graffiarci l’anima; dall’altra l’uso dei colori ad acquerello (Acquatic Synth) rende tutto il mondo di Comelinchiostro etereo ed avvolgente, quasi protettivo. |
Una scrittura sicuramente ermetica ed emotiva (dell’introspezione), figlia di un’esperienza musicale che viene da lontano: dal Teatro Canzone e dal Cantautorato italiano ma fortemente contaminata dall’energia e dalla freschezza (figlia invece dell’immediatezza) della musica folk, del teatro di strada e della Commedia dell’arte. E la sfera teatrale echeggia e riecheggia all’interno del disco, nei monologhi (La Tempesta e China come l’inchiostro) ma anche negli stessi brani (soprattutto in quelli più empatici come Disegnerà, Tempo e Virtù e Zenzero e Noci). Una canzone-teatro che definisce la sua forma musicale tra l’elettro-pop di matrice Nord Europea che a volte sfocia quasi nella Dub (Chissà) e l’inde-pop italiano; una voce sottile e fuori dal campo che non urla certezze ma sussurra domande a cui ognuno dovrà trovare una propria risposta. Un disco in movimento: a volte un movimento estremamente fisico che conduce fin quasi al ballo, a volte invece soltanto emotivo, piccolissimo e misurato come un respiro “solo per far battere il cuore”. |
TRACK LIST: Chissà Facile Disegnerà China come l’inchiostro La Tempesta La Zattera della Medusa Tempo e Virtù Zenzero e noci |