“Lo Scapolo” il primo disco ufficiale di Matteo Schifanoia

Quando la crisi colpisce anche il rock

al cantautore non resta che prenderne atto.

Così ci si trova costretti a risparmiare su tutto…anche sull’amore.

COVER_SCHIFANOIA

Quando la letteratura cantautorale assume toni goliardici e inaspettatamente “assurdi” ecco che nasce il cantassurdautore. Così ama definirsi Matteo Schifanoia nel vestirsi di etichette e punti di riferimento terreni quando, del parlar d’arte, si rischia di non restar legati alla realtà e a ciò che di concreto resta. Un esordio questo di gustoso swing tinto di jazz, con premature dissonanze pop, qualche distorsione elettrica appena condivisa e decise incursioni popolari, latin, blues, rock, funk, surf. Un lavoro che parla dell’amore sociale, dello status quo e dell’essere irrimediabilmente scapoli. Ironia e bizzarre chiavi di lettura, intervallati da inaspettati momenti di “poesia”, sono il vero leitmotiv di tutto l’ascolto. “Lo Scapolo” arriva dopo anni di gestazione e di gavetta live in cui Schifanoia, ai tempi della scrittura rigorosamente scapolo, ha saputo ben misurare le note e le parole prima di approdare ad una produzione discografica. Il disco è stato realizzato dalla Urban Records per mano di Diego Radicati e Simonfrancesco Di Rupo.

IL VIDEO

In rete il primo video ufficiale del singolo che dà titolo al disco, realizzato da Farm Studio Factory per la regia di Alberto Fabi. Un bellissimo camera car che, sempre con estrema ironia delle parti, dà pieno valore al concetto dell’essere, irrimediabilmente e definitivamente, uno SCAPOLO.

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