CARPINO FOLK FESTIVAL 2017 | Vinicio Capossela, Maldestro e Bombino fra i primi artisti confermati per la XXII edizione

Dopo le 60mila presenze raccolte nelle ultime edizioni, torna l’atteso festival dedicato ad avvenimenti, emozioni, stimoli intellettuali e creativi, che quest’anno confluiscono nel tema “Memorie dal sottosuolo”.
VINICIO CAPOSSELA
MALDESTRO
BOMBINO
CANIO LOGUERCIO & ALESSANDRO D’ALESSANDRO
e ALESSANDRO PORTELLI

#memoriedalsottosuolo

15 concerti per 6 serate 

in programma nel periodo tra il 4 e il 10 agosto 2017

Grande protagonista della XXII edizione sarà VINICIO CAPOSSELA, non per una consueta tournée di concerti, ma con una serie di atti irripetibili, attraversando l’Europa e l’Italia in luoghi significativi, come nel caso di Carpino luogo simbolo dei cantatori della musica popolare italiana. A Carpino darà vita, infatti, a uno spettacolo unico da dedicare alle tradizioni musicali del Gargano e al suo maestro ispiratore Matteo Salvatore.
I Muri di Berlino” è il titolo del nuovo disco e spettacolo di MALDESTRO. Un viaggio nelle sfumature dei sentimenti umani. Dalle convivenze ai treni sbagliati, dalle paure alle speranze profonde. Poter sperare, di intravedere un futuro migliore, attraverso piccole crepe, che per rabbia o per amore, riusciamo a creare, disegnare, sui muri che tiriamo su dentro di noi.
Canti, ballate e ipocondrie d’ammore” è il titolo dello spettacolo di CANIO LOGUERCIO & ALESSANDRO D’ALESSANDRO (freschi di candidatura al Premio Tenco). In una lingua tanto ibridata da bruciare ogni riferimento territoriale, il canto si leva a fil’e voce in coinvolgenti litanie d’amore e intense giaculatorie profane per dispiegarsi in serenate e ballate che della forma canonica della canzone napoletana conservano appena il ricordo, sovrastato da sentimenti impastati di terra e di umori corporei.
L’ultimo album di BOMBINO, “Azel, è stato pubblicato lo scorso anno. Il suo tour mondiale prevede date prossime in Portogallo, Francia, Inghilterra, Germania, Cipro, Faroe Island, Svizzera, ect. In Italia al momento sono previste solo le date di Udine e Carpino.
Presidente del Circolo Gianni Bosio e docente all’università “La Sapienza” di Roma, ALESSANDRO PORTELLI è tra i massimi esponenti della storia orale con opere diventate ormai dei classici.
Il Carpino Folk Festival è l’evento contenitore del Gargano che include al suo interno le arti dello spettacolo ed in particolare la musica, la danza e il teatro di matrice popolare, ma anche laboratori, convegni, tavole rotonde, workshop, presentazioni letterarie e cinema con un programma ricco di esibizioni dal vivo, originali e piene di energia che mostrano la ricchezza e la diversità musicale di un territorio unico.
La manifestazione del 2017 partirà come sempre dalle terre del Gargano e delle Puglie e, da un omaggio alla storia della riproposta del canto popolare italiano, ripercorrerà poi modi e forme espressive del patrimonio etnomusicale dei popoli dei paesi del mondo.
Il programma del festival pertanto abbraccerà diverse discipline artistiche dallo Storytelling, l’innovativo metodo di narrare con la retorica, e quindi valorizzare, il patrimonio culturale a bordo dei treni delle Ferrovie del Gargano, all’arte del teatro civile e popolare, alla musica nelle sue varianti legate alla popular music e musica tradizionale (folk e etnica) e quindi alla world music.
Innumerevoli i nomi illustri che hanno partecipato all’evento nelle precedenti edizioni, ricordiamo fra i tanti: Zibba e Almalibre, Mau Mau, Almamegretta, Enzo Avitabile & Bottari, Mannarino, Youssou N’Dour, Simone Cristicchi.
Ogni anno il festival ha un suo tema intorno al quale la programmazione viene pensata: “memorie dal sottosuoloè il tema del 2017 e, come il romanzo di Fëdor Dostoevskij, allude al suggestivo sprofondare nella coscienza per trovare nel buio della propria tana il desiderio non razionalizzato di una tradizione non fissa, ma bene vivo che si rinnova reinventando il proprio mondo e nel caso della musica tradizionale garganica evolvendo da rito sociale a spettacolo globale.
“Dopo l’abbandono delle attività di Antonio Piccininno e la sua successiva scomparsa (avvenuta lo scorso mese di dicembre) – ricorda Luciano Castelluccia, storico direttore artistico della rassegna – «tutti i portatori/depositari rinomati della tradizione musicale del Gargano sono venuti a mancare e questo ci ha inevitabilmente portato a rintanarci nel localismo per preservarla, ma la tradizione è qualcosa di vitale, dinamica, funzionale, che vuole essere di volta in volta interpretata. Per questa ragione per la tarantella del Gargano, i Cantori di Carpino e il Carpino Folk Festival, è giunto il momento di riaprirsi al mondo e puntare da protagonisti ad una maggiore spettacolarizzazione della cultura del territorio senza perdere di vista le radici e la storia e senza cedere né al folklorismo e neanche ad un nuova e diversa “meta-realtà”».
“Memorie dal sottosuolo” traccerà il confine tra passato e futuro caratterizzando la XXII edizione nel segno della solidarietà. Sarà, infatti, la partecipazione dei musici e cantori della tradizione delle regioni colpite dal terremoto (Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo) e il saltarello ad aprire tutte le serate dei concerti nella piazza di Carpino. In questo senso la partecipazione del Carpino Folk Festival venerdì 26 maggio al Festival delle Tradizioni di Maggio a Preci dal titolo “Balla la terra” non è una stata coincidenza.
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