Jena testimone e protagonista del rock in due appuntamenti

DOMENICA 31 GENNAIO AL BLOOM DI MEZZAGO

GLI ANNI 90 DEL BAR TABACCHI

DI VIA LARGA NUMERO 8”

JENA_proiezione@Bloom_31gennaio

Anteprima del documentario di Filippo D’Angelo con Gianluca JENA Favero,  Gianni Maroccolo, Cristiano “Ruvido” Baldo, Massimo Pirotta, Oreste Zurlo

ed altri protagonisti di un’epoca musicale che ha fatto storia

 

VENERDI’ 5 FEBBRAIO ALLO SHABBA DI CANTU’

JENA LIVE @ PROFESSIONAL PUNKERS FEST vol.1

Jena headliner, con Rancidi, Totale Apatia, The Buthchers

ed electropunkDJset by Laforcah

 

Due appuntamenti, uno in video il 31 gennaio ed uno live il 5 febbraio, che raccontano chi è Jena, gli esordi come leader dei BlakVomit e il segno indelebile che ha tracciato nella cultura del punk rock italiano, che ancora lo reclama sul palco.

Il 31 gennaio 2016 arriva “GLI ANNI 90 DEL BAR TABACCHI DI VIA LARGA NUMERO 8”, il documentario di Filippo d’Angelo che racconta un momento storico della cultura rock italiana, attraverso interviste ai protagonisti e immagini di repertorio. Scenario è Milano tra la fine degli Anni 80 e gli Anni 90, calamita delle contaminazioni artistiche internazionali, epicentro del fermento creativo underground, con la nascita delle sale prova, dei negozi di dischi e punto di riferimento al Bar Tabacchi di Via Larga.

Tra i testimoni Jena, allora leader dei BlakVomit(la band in che ha prodotto il primo disco considerato “sintesi” di quegli anni, “Nausea da Punk”) edaltri come Gianni Maroccolo (Litfiba / CSI), Cristiano Baldo (Il Ruvido), Antonio Corrado (Dea Ragoine), Roberto Binda (Asphodel), Massimo Pirotta (giornalista e socio del Bloom), Giovanni Borroni (musicista), Oreste Zurlo (FridgeRecords). Testimone diretto (bassista dei BlakVomit) e anche narratore per immagini è Filippo d’Angelo.

Nel racconto di Jena una Milano porta di accesso a un mondo (musicale e non solo) neanche immaginabile in provincia: “A Milano ho visto i concerti di tutti i gruppi della nostra immaginazione (…) le ‘sale prova’ non credevamo nemmeno che potessero esistere, lì c’era tutto: gli amplificatori Marshall testa e cassa, la batteria, 2 microfoni. Lì sono nate conoscenze e amicizie che sono rimaste, ‘miscugli’ tra gruppi”. Un potenziale straordinariomesso immediatamente a frutto da Jena e dai BlakVomit con il disco “Nausea da Punk”cheper la prima volta vedeva collaborare persone di estrazione musicale diversa:Quando sono arrivati i vinili in sala prove e noi siamo arrivati ci hanno applaudito… l’applauso era dovuto al fatto che eravamo il primo gruppo che faceva una cosa reale, il disco, ciò che ciascun gruppo avrebbe voluto”.

 

Il legame tra la scena musicale di Seattle dei Nirvana e la scena milanese degli Afterhours; il ponte di congiunzione tra il panorama musicale di Catania e quello della provincia milanese di BlakVomit e Punkreas; l’unione ideale tra la storica compilation musicale Soniche Avventure alla Bologna universitaria dei 99 Posse o dei Massimo Volume; il collegamento tra le serie tv “1992” e un bar tabacchi situato in Via Larga a Milano; quello tra il Consorzio Produttori Indipendenti di ieri con la Sanremo del premio Tenco di oggi: Tutte queste cose sono legate  per sempre dalla  storia di un piccolo locale  milanese. Un locale nato e morto nel giro di una sola stagione. Questa è la storia del Bar Tabacchi di Via Larga numero 8 e io ho voluto raccontarvela” (Filippo D’Angelo).

La proiezione in anteprima del docu-film è domenica 31 gennaio 2016 al Bloom di Mezzago (MB), in Via Curiel 39, dalle 18.00 alle 21.00 con presentazione a cura diMassimo Pirotta, Filippo D’Angelo e dj set di Cristiano “Ruvido” Baldo.

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