Nuovi appuntamenti musicali al Teatro Palladium

foto Li Vecchi

Teatro Palladium – Università Roma Tre

 Martedì 26 aprile – 18,00

Giovani per i giovani. Invito alla musica per gli studenti delle scuole romane

Coro Roma Tre & Orchestra Roma Sinfonica

Mercoledì 27 aprile – ore 20,30

Grandi interpreti per i capolavori della musica da camera.

Carlo Maria Parazzoli e i Solisti dell’ Orchestra Roma Sinfonica

 Due nuovi appuntamenti con la musica universitaria al teatro Palladium.

Martedì 26 aprile i giovani solisti del laboratorio nato in seno all’ Orchestra Roma Sinfonica, Il Vivaio, si esibiranno in brani da camera solistici e di insieme di grandi autori come  J.S. Bach, J. Haydn, C. M. von Weber, F. Mendelssohn, E. Elgar. Il laboratorio Il Vivaio si avvale della collaborazione dei docenti della Accademia Musicale Sherazade, sia  per la formazione dei musicisti, sia per l’attività di tutoraggio all’interno dell’orchestra

Claudio Bentivegna, Alessandro Ciccioriccio , Enrica Lausdei, Manfredi Mumolo   Violino

Leonardo Petracci, Maria Sofia Rinaldi, Eleonora Testa   Violoncello

Lavinia Lausdei   Pianoforte

Akanè Makita   Accompagnatrice al pianoforte

 Mercoledì 27 aprile alle ore 20:30 i solisti dell’Orchestra Roma Sinfonica in collaborazione con Carlo Maria Parazzoli, primo violino solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, presenteranno un concerto dedicato a due capolavori del repertorio cameristico: il Quintetto in mib mag. per pianoforte ed archi op.44 di Schumann e Quintetto in fa min. per pianoforte ed archi di Respighi.

Composto da Schumann nel 1842 e dedicato alla moglie, il Quintetto in mi bemolle maggiore definisce una delle tappe fondamentali nella storia della musica da camera: associando il pianoforte con il quartetto d’archi il compositore  virtualmente “inventa” un nuovo genere nel quale porta a massima maturazione le possibilità espressive di queste forze in combinazione.

La stima che legava Respighi e il suo Maestro era straordinaria, tanto che un giorno Martucci ebbe a dire di Ottorino: «Respighi? Lui non è un allievo, è un maestro!». Proprio nel Quintetto, così carico di pathos, di esplicita comunicatività, di gestualità melodica ed espressiva, non sono poche le tracce e gli scenari ereditati dal linguaggio martucciano, nel senso di una continuità ideale tra i due grandi Maestri italiani.

 Carlo Maria Parazzoli, Lorenzo Fabiani   violini

Leonardo Li Vecchi   viola

Luca Peverini  violoncello

Michelangelo Carbonara   pianoforte

Introduce Luca Aversano

 

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